Le proposte dell'Aula Verde - Centro di Esperienza Ambientale

Categoria: Emergenze storico artistiche della Polvese

Chiesa di San Giuliano

San Giuliano

Le testimonianze di tale chiesa sono contenute negli Annales Camaldulenses, la più
antica delle quali risale al 1028, da cui si desume che dipendeva dal Monastero di Montecorona.

L’edificio, a pianta rettangolare e con un campanile a vela, sorge sul lato ovest del Castèllo, adiacente alla cinta muraria. All’interno sono presenti affreschi di scuola umbra quattrocenteschi, raffiguranti immagini di santi, quali Giuliano, Biagio, Bernardino da Siena e Sebastiano, ed altri non meglio identificati.

Il muro di contenimento antistante la chiesa reca una struttura ad emiciclo in opus reticulatum, forse appartenente ad una villa d’epoca romana.

Chiesa di San Secondo e Monastero Olivetano

Chiesa di San Secondo

Resti Chiesa di San Secondo - Monastero Olivetano

Resti Chiesa di San Secondo – Monastero Olivetano

Chiesa di San Secondo, allo stato di rudere, sorge sulla parte sommitale della Polvese ed era dedicata a San Secondo di Amelia.
Edificata nell’XI secolo e possedimento dell’Abbazia di Farneta nel 1014, può essere ritenuta un fondamentale punto di riferimento per la conoscenza del primo Romanico umbro.
Costruita con materiali litici differenti (calcare, arenaria, pietra serena, marne, travertino), la facciata presenta una porta d’ingresso, sovrastata da un architrave e dal vano di una lunetta, da un rosone centrale e, ai lati, due coppie di finestre sovrapposte.

Torre Campanaria San Secondo

Torre Campanaria San Secondo

L’interno appare come una basilica a tre navate, separate da due file di pilastri alternati a colonne, che sostengono archi a tutto sesto.
Nella parte centrale dell’edificio, le cui mura perimetrali e l’abside sono andate buona parte distrutte, sono visibili i resti di alcune colonne (parte sono realizzate con piccole pietre di calcare, una è di travertino).
All’interno si potevano ammirare, un tempo, due opere pittoriche di Bernardino di Mariotto e Sinibaldo Ibi.

Monastero Olivetano

Monastero Olivetano - Isola Polvese

Monastero Olivetano – Isola Polvese

Il cenobio benedettino degli Olivetani, istituito con decreto di Papa Sisto IV nel 1482, ospitò la comunità monastica fino al 1624.
Costruito perpendicolarmente alla Chiesa di San Secondo, presenta una pianta rettangolare. L’edificio è a due piani, con l’ingresso principale rivolto ad occidente e recante sull’architrave lo stemma dell’ordine.
Il piano terra ospitava il refettorio e la Sala Capitolare con una volta a botte e vele, una nicchia e tre grandi finestre ogivali rivolte ad est.
Al piano superiore, comunicante con la chiesa, si trovavano le celle dei monaci.
Abbandonato dalla comunità religiosa, il complesso fu utilizzato come dimora colonica da varie
famiglie a servizio dei proprietari dell’Isola.
Negli ultimi anni è stato oggetto di un recupero architettonico e oggi è sede del Centro Arpa Umbria “Cambiamento climatico e biodiversità in ambienti lacustri e aree umide”.

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Il Castello di Isola Polvese

Il Castello di Isola Polvese

Si tratta di una fortezza medievale edificata per proteggere gli isolani. Presenta una forma di pentagono irregolare, con il lato maggiore di circa 85 m, situato lungo la sponda meridionale del Lago e con il mastio svettante nella direzione opposta, in posizione dominante e di controllo territoriale.

La fortezza è composta da cinque torri angolari di forma poligonale e da un avancorpo quadrangolare, il tutto raccordato da alte cortine merlate.

Costruita con arenaria e calcare, la cinta muraria conserva ancora parti di tutte le torri.

La zona superiore della cinta (XII Sec.) e il mastio (XI Sec.) sono le porzioni più antiche mentre la parte rimanente delle mura e le torri angolari vennero edificate intorno al 1430.

Il Mastio è a pianta ottagonale, munito nella parte superiore di beccatelli di cotto, sui quali sono visibili le caditoie, aperture rettangolari impiegate per gettare sugli assalitori pietre e pece bollente.

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